diventata disabile motoria, ma non ho perso assolutamente la
voglia di lottare e di vivere consapevolmente. Sono stata aiutata
in questo sia dalla mia famiglia che da persone davvero "speciali"
che ho conosciuto all'Unità Spinale di Firenze, medici e infermiere
ma anche amiche/amici. Questi acquerelli li ho dipinti dedicandoli
anche a loro: un ritratto mio di profilo con una foresta dentro,
che rappresenta la condizione di noi disabili all'interno di un
percorso di cura e riabilitazione. L'altro è il life bridge, un Progetto
all'interno dell'Unità Spinale, un "ponte per la vita" che rappresenta
la nostra vita all'esterno con gli affetti, il lavoro, con il nostro inserimento
attivo nella società.
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